Cosa succede se non si paga una bolletta del servizio idrico entro il termine di scadenza? Una risposta arriva da ARERA. Se l’utente non paga la bolletta entro il termine di scadenza, indicato nella bolletta stessa, il gestore ha diritto di recuperare il proprio credito. In questi casi:
- il gestore invia all’utente, trascorsi almeno 10 giorni solari dalla scadenza della bolletta, un sollecito bonario di pagamento, tramite raccomandata con avviso di ricevimento o PEC (posta elettronica certificata). Il sollecito deve contenere i riferimenti alla bolletta non pagata, indicare i canali disponibili per comunicare l’avvenuto pagamento o contestare il sollecito, e il termine oltre il quale, se la bolletta risulterà ancora non pagata, il gestore avvierà la procedura di costituzione in mora. Il sollecito deve anche indicare le regole relative ai termini che devono essere rispettati e, in particolare, deve rappresentare in modo chiaro gli effetti, in caso di mancato pagamento, circa l’attivazione da parte del gestore delle procedure per la limitazione, la sospensione e l’eventuale disattivazione della fornitura dell’utenza disalimentabile;
- se la bolletta non viene pagata, il gestore invia all’utente, trascorsi almeno 25 giorni solari dalla scadenza della bolletta, una comunicazione di costituzione in mora, con raccomandata o PEC. La costituzione in mora deve contenere i riferimenti alla bolletta non pagata e al sollecito bonario, deve indicare la possibilità di chiedere la rateizzazione dell’importo da pagare e il piano di rateizzazione proposto, i canali disponibili per comunicare l’avvenuto pagamento o contestare la costituzione in mora e il termine oltre il quale, se la bolletta risulterà ancora non pagata, il gestore potrà limitare, sospendere o disattivare la fornitura.
Il termine ultimo per il pagamento del debito, indicato nella costituzione in mora, non può essere inferiore a 40 giorni solari calcolati dalla data in cui l’utente ha ricevuto il sollecito bonario. Se entro il termine ultimo il debito non è stato pagato e l’utente non ha aderito al piano di rateizzazione proposto, il gestore utilizza il deposito cauzionale come pagamento. Se il debito è superiore al deposito cauzionale, trascorsi almeno 40 giorni solari dalla data in cui l’utente moroso ha ricevuto il sollecito bonario, il gestore può attivare le procedure di limitazione, sospensione o disattivazione della fornitura applicabili alla tipologia di utenza.